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Cliff Young e perché è importante per il tuo primo passo

22 maggio 2025

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Cliff Young e perché è importante per il tuo primo passo

Nato l’8 febbraio 1922, Cliff era il terzo di sette figli. Cresciuto in una fattoria di 2000 acri (un po' più di 800 ettari) con circa 2000 pecore, fin da giovane era abituato a percorrere lunghe distanze a piedi per radunare il bestiame, poiché la famiglia non poteva permettersi cavalli.

 

Nel 1983 a 61 anni decise che voleva correre un po' più del solito, quindi Cliff  prende e si presenta alla partenza della Sydney to Melbourne Ultramarathon indossando una tuta da lavoro e stivali di gomma. Avete presenta la classica tenuta da agricoltore ecco, esattamente quella.

 

Senza un allenatore o un equipaggiamento professionale, senza team di supporto, si presenta alla partenza di questa ultra-maratorna dove solitamente si presentavano atleti di media di 30 anni con sponsor e team di supporto supportavano.

 

Naturalmente Cliff attira subito l'attenzione, visto che non era vestito come il tipico maratoneta con abbigliamento di tutto punto e sponsor tecnici, qualche giornalista va subito a intervistarlo e chiede quali fossero i suoi obiettivi, Cliff ha semplicemente risposto “beh radunavo le pecore in 3 giorni, da qui alla fine sono solo un paio di giorni in più”, naturalmente qualche risatina è scattata tra i presenti.

 

Immaginatevi di essere tra il pubblico, la scena che vedete è questo signore di 61 anni vestito con stivali di gomma e tuta da lavoro in mezzo a maratoneti professionisti, due domande ve le fate e magari vi fate pure un sorriso chiedendovi “ma questo che ci fa qui?”
 

Passa il primo giorno e tutti gli atleti hanno dato uno stacco di 10 ore a Cliff, che con il suo “Cliff shuffle” una tecnica di corsa che gli permette di correre in modo un po' sgraziato ma estremamente efficiente - ribattezzato così successivamente -  continua a macinare km.

 

Tutti quanti lo danno per spacciato già in partenza, il punto è che nessuno dei presenti aveva capito una cosa nella sua risposta, le pecore le inseguiva si per 3 giorni, ma in modo continuativo quindi di giorno e notte senza sosta.

 

Durante il primo giorno di corsa appunto lui si trova con uno stacco di 10 ore dagli altri, che dopo 17 ore si fermano con i vari team di supporto per riposare 6-7 ore a notte e ripartire.

 

Cliff invece, grazie ai suoi allenamenti nella fattoria continuava a macinare km senza fermarsi a riposare, passando dai punti di ristoro per ricaricarsi con the e cioccolate e infine tagliare il traguardo nel giro di 5 giorni e 15 ore minuto più minuto meno, e staccando il secondo se non ricordo male di 10 ore.
Appena arrivato al traguardo sono tutti increduli e non capiscono, accorrono i giornalisti per intervistarlo e nel suo stile semplice ammette che “non sapeva che ci si potesse fermare”.
Era persino incredulo quando gli hanno consegnato il premio in denaro (che dividerà con altri partecipanti).

 

Nel 1984, fu insignito della Medaglia dell’Ordine dell’Australia per i suoi contributi all’atletica. Continuò a partecipare a gare di lunga distanza, stabilendo record di età e ispirando generazioni di corridori, gli è stata dedicata una serie TV postuma – è morto nel 2003 –  “Cliffy” nel 2013, e rimane un'icona nel mondo dell'atletica e delle ultramaratone.
 

Ok tutto bello ma quindi mi metto stivali in gomma e tuta da lavoro e inizio a correre 870km?

 

Come per Cameron Hanes non ti ho chiesto di svegliarti alle 4:30 di mattina per andare a caccia di alci incazzate nei boschi dell'Oregon, qui non ti chiedo di iniziare a correre 870 km, in  5 giorni però quello che può insegnarci questa storia sono un paio di cose.

 

Probabilmente pure tu ti ritrovi in una situazione di svantaggio attualmente, sei il moderno Cliff che non ha equipaggiamento, sponsor e viene pure deriso, ci siamo passati tutti, anzi partiamo (quasi) tutti da lì.
Abbiamo due scelte fregarcene e fare il primo passo, e continuare a macinare km senza (quasi) fermarci oppure rimanere nella condizione attuale.

 

Come per Cliff puoi correre in modo sgraziato, non avere l'ultimo abbigliamento sportivo alla moda, però puoi iniziare e sorprendere te stesso e gli altri dimostrando di potere arrivare dove nemmeno tu pensavi di arrivare, che siano quei kg sul bilanciere, quel peso sulla bilancia o semplicemente riuscire a fare le scale senza il fiatone, alla fine se un contadino di 61 anni si è corso 870km magari noi riusciamo a fare un primo passo già da oggi per migliorare il nostro stile di vita.

 

La storia di “Cliffy” continua a ispirare, dimostrando che con determinazione e umiltà, è possibile superare ogni ostacolo, perché non cominci a presentarti pure e compiere il primo passo?
 

Ti aspetto in palestra

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22 maggio 2025