
Federico
Mainenti
Volontà, motivazione, disciplina
9 aprile 2025
SpotifyOggi articolo un po' meno tecnico e un po' più “psicologico”
Oggi articolo un po' meno tecnico e un po' più “psicologico”
Un articolo che vi darà certo degli spunti ma più che altro vi creerà domande, o vi pone quelle giuste.
Questa riflessione nasce tra un mix di esperienza personale sul campo e di parte teorica di alcuni libri letti e studiati negli anni.
Un bel mix di teoria e pratica per porvi davanti alla realtà dei vostri allenamenti, nulla di complicato solo facciamo chiarezza fin dal primo passo nel mondo del fitness.
Con l'inizio della primavera c'è stato un po' un ri-fiorire non solo delle piante ma anche della voglia di allenamento, questo succede un po' tutti gli anni, i primi caldi improvvisamente riaccendono questa voglia e con essa gli obiettivi che si porta dietro per l'estate imminente. C'è chi va a camminare per dimagrire chi abbozza la prima corsetta ecc ecc..
Che sia la famosa “tartaruga” o perdere quei kg di troppo che non ci piacciono, o avere le braccia più grosse, poco conta. Come fulminati sulla via di Damasco la realtà che abbiamo costruito finora non ci piace e vogliamo cambiarla.
Partiamo proprio da questo, non ci piace dove siamo, non ci piacciamo allo specchio, o oggettivamente sentiamo che qualcosa non va nella nostra salute e allora il fiume della MOTIVAZIONE si riempie con tutta la sua forza, cominciamo a cercare tra rimedi su internet, la palestra più vicina o il nutrizionista più vicino per placare questa onda d'urto o indirizzarne la forza prorompente verso il nostro nuovo noi, se dovessimo declinarla in una domanda la motivazione è quella che ti dice: “non ti piace dove sei ora, non pensi sia il momento di cambiare qualcosa?”
Dopo un'ora di ricerche su internet questo fiume in piena si trova ad essere un rigagnolo, per i più fortunati si è trasformato in una chiamata o al bussare alla porta della palestra, questi ultimi non hanno ancora esaurito completamente la motivazione, però l'aspetto che li accomuna con i primi è che tutti dopo i primi giorni in cui sono mossi da questa sana forza dovranno fare i conti con la sorella maggiore che si presenta subito dopo, la DISCIPLINA.
Eh già l'aver cercato su internet, aver bussato alla porta della palestra e magari essersi iscritti non basta. Avete solo a messo a tacere per un momento il senso di disagio che vi ha provocato la situazione attuale in cui siete, dovete fare i conti con il portare avanti la nuova decisione ogni giorno, e lì la DISCIPLINA la fa da padrone, è quella che ti chiede “oggi pensi di allenarti per arrivare al tuo obiettivo? Chiedo”
La motivazione ti fa muovere il primo passo, e ti toglie da dove sei almeno momentaneamente, dopodiche subentra la disciplina, in realtà entrambe sono mosse dalla capacità madre di tutte quante: la VOLONTÀ
Provate a pensare quante volte vi siete detti o avete sentito questa frase declinata in vari contesti:
VORREI arrivare entro l'estate a....
VORREI calare di X kg di peso perché so che poi sto meglio
VORREI arrivare a sollevare X kg sul bilanciere
VORREI allenarmi per..
e potrei andare avanti all'infinito
Vorresti o lo vuoi?
La questione è relativamente semplice: Quanto vuoi arrivare a quella cosa che hai in mente?
La motivazione iniziale è importante, la disciplina è quella che ti fa stare sul nuovo terreno (keep on track come dicono oltreoceano) nonostante gli imprevisti e gli errori (Che ci presenteranno sicuramente). In ogni caso entrambe sono mosse dalla VOGLIA di fare le cose.
Io parlo di allenamento perché questo è ciò che faccio tutti i giorni. Quanto VUOI - e non devi - allenarti per arrivare a quell'obiettivo e godertelo?
Quanto vuoi affrontare la fatica quotidiana per arrivarci? È questo che ti devi chiedere.
Se la risposta è non mi va, significa che non lo vuoi, ripresentati quando sarai pronto a fare convinto non solo il primo passo ma tutto il percorso, non evitando ma abbracciando gli ostacoli
Traslata questa domanda dal devo al voglio, tutto apparirà più chiaro e nitido.
Per esempio, Quanto vuoi far star bene il tuo corpo negli anni? E una volta risposto a questa domanda quanto vuoi impegnarti perché ciò accada?
Se non vuoi sacrificare nulla per l'obiettivo che hai in mente significa che semplicemente non sei pronto/a. Non c'è nulla di male, non è il momento, sei semplicemente motivato inizialmente e basta.
Io parlo di percorsi di allenamento, ma probabilmente potrebbe essere usato un po' anche in altri ambiti. Quando inizi un percorso di allenamento, quanto VUOI arrivare all'obiettivo?
Cerca di cambiare il focus dal dover fare a voler fare, quando inizi questo percorso, cambia il focus nel voler allenarti, non solo perché lo dice il personal trainer, sfrutta a pieno questo cambiamento di mentalità, per capire meglio ciò che vuoi e quanto lo vuoi.
Vedrai che di giorno in giorno sarà molto più proficuo e divertente allenarsi e arrivare all'obiettivo che avevi in mente.
Vi lascio con una frase di Arnold che ha rilasciato in un podcast un paio di anni fa dove gli hanno chiesto perché alla sua età si allena ancora e lui ha detto:
“per la stessa ragione per cui ho fatto colazione oggi, ieri e 20 anni fa, per lo stesso motivo per cui ho dormito stanotte, ieri e 10 anni fa, è parte della mia vita, è semplice, voglio sentirmi bene e mi allenerò finché non morirò”.
In tutta sincerità arrivare a far in modo che le persone integrino così tanto l'allenamento nelle loro vite con tutti i benefici che ne comporta, penso sia la missione di qualsiasi personal trainer, o umilmente quello che cerco di far capire ogni giorno.
Quindi, ci vediamo in palestra.